
Giuseppe Popi Miotti

Popi vede in questa decisione il solo modo che ha per provare, con poche speranze, a sensibilizzare la categoria e a fare baluginare orizzonti diversi. L’unica perplessità (invero relativa) è che tale gesto risulterebbe di scarso peso se non avesse adeguata diffusione, a parte la soddisfazione personale. Questo, secondo lui, potrebbe cozzare un po’ con la sua caratteriale riservatezza, quella che gli imporrebbe di “fare senza dire” (come ha sempre fatto), ma forse quando è troppo è troppo (e questo lo dico io).

Sondrio, 7 gennaio 2015
Caro Presidente,
alla luce di recenti avvenimenti che mi vedono totalmente alieno dalle posizioni ufficiali (vedi accondiscendenza verso l’eliski) e che considero un po’ come la goccia che fa traboccare il vaso,
comunico la mia decisione di consegnare all’AGAI il mio titolo di Guida Alpina e Maestro d’Alpinismo.
Le distanze che mi separano dall’impostazione che oggi viene data alla nostra figura professionale, sono ormai tali che a volte, lo confesso, mi trovo in imbarazzo nel dichiararmi Guida alpina.
Per me è un peso rinunciare ad un titolo che è stato ideale di alpinismo e di una montagna vissuta a 360°, col cuore ancor prima che con i mezzi tecnici.
Tuttavia ci sono momenti in cui le decisioni vanno prese senza badare troppo alle convenienze e ai sentimentalismi. Ritengo che questo sia uno di quelli.
Come ho già avuto modo di dire in più occasioni (vedi intervista sul magazine Uomini e Sport n. 9, nov. 2012), la direzione presa diverge molto dalle mie vedute, ma può darsi che sia quella giusta.
Non mi permetto di giudicare per altri, ma mi riservo la libertà di decidere per me stesso e quindi ecco il mio passo.
Cordialmente
Giuseppe Miotti