Alessandra Raggio, Alessandro Gogna
Mondadori, 2013
ISBN 978-88-370-8421-9
14×21 cm, 228 pagine
Esaurito
“Ho imparato che nella vita le cordate (non solo quelle alpinistiche) si formano e si scelgono non sulla base delle convenienze ma di un feeling particolare. E quando questa sintonia è speciale, arrivano successi analoghi“. Così ha dichiarato il noto alpinista Simone Moro in un’intervista rilasciata prima della partenza per il tentativo di prima ascensione invernale del Gasherbum II in Karakorum (Pakistan). Ascensione portata a termine con successo in 22 giorni il 2 febbraio 2011, insieme al kazako Denis Urubko e l’americano Corey Richard.
Fare cordata è un’esigenza istiniva e fondamentale, una cooperazione a due dove l’uno deve avere cieca fiducia nell’altro. Per questo “cordata” è una parola che ha trasceso il suo significato puramente alpinistico per rappresentare un’unione ideale e concreta tesa a raggiungere uno scopo comune affrontando insieme le avversità.
La storia dell’alpinismo offre un ricchissimo campionario di cordate, imprese straordinarie il cui racconto permette di capire a fondo le motivazioni dei singoli nella costruzione degli obiettivi e l’atteggiamento mentale che permette loro di fronteggiare le situazioni più difficili.
Nella storia dell’esplorazione delle montagne di tutto il mondo, dal XIX secolo a oggi, alcune cordate si sono particolarmente distinte per grandezza e per quantità di successi ottenuti. Questo libro narra in modo avvincente e con un puntuale apparato iconografico le vicende umane e i forti legami che hanno caratterizzato venti fra le più grandi cordate di sempre: dalle scalate di fine Ottocento di Albert Frederick Mummery e Alexander Burgener a quelle di Riccardo Cassin e Vittorio Ratti negli anni Trenta fino alle imprese di Reinhold e Günther Messner.